Angela Cavelli

psicoanalista e scrittice...
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Io non c'ero
tra l'uno e nessuno,
ero un numero dubbio,
negativo.
di Angela Cavelli

Poesie

pensieri sfuggiti di nascosto,
che diventano...

Venerdì 23 Maggio, 2003
È vero:
porto la ricchezza nel mio fardello
come le borse a scuola,
sempre piene di nulla.
Mi fermo ad ogni fermata,
mi controllo ad ogni uscita.
È una sfida la tua:
ma io non voglio essere povera.
Non c'era altro nella dispensa
e le fate nascosero i doni
sotto un cumulo d'ombra.
Mi erano rimasti i pensieri:
furono quelli gli omogeneizzati.
Sono affezionata a questa
contabilità mortale:
nel mio esistente dispero,
nel mio esistente errante, monotono,
nel mio esistente inesistente.
L'Altro, per come lo conosco,
non escludo il contrario,
è talmente arido
che sarebbe meglio
non accorgersi che esista:
il meglio che ti possa capitare
è il dovere degli amici, dei parenti,
dei giochi, dell'amore,
e dell'attesa del tram. Questa strada non mi piace,
la conosco
è la mia.
Con te potrei fare un'eccezione:
facciamo risorgere il delirio.
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